Ginecomastia maschile

Con “Ginecomastia maschile” si intende una condizione fisica caratterizzata da un eccessivo sviluppo delle mammelle negli individui di sesso maschile che può causare imbarazzo, insicurezza e danni psicologici. Quando si presenta il problema può rendersi necessario un intervento di chirurgia estetica, il quale prevede la riduzione del volume delle mammelle del corpo maschile, con effetti che consentono di migliorare positivamente la figura e la linea del corpo del soggetto.

In età puberale è normale lo sviluppo delle mammelle, sia per le femmine che per i maschi ma, mentre per le donne la crescita del seno è normale e dura nel tempo, nei ragazzi solitamente la massa poi si ritrae. Ci sono tre principali tipi di Ginecomastia maschile: quella puberale provocata dagli ormoni, quella congenita che può essere ereditaria e quella indotta, la cui comparsa va ricercata nell’assunzione di farmaci che compromettono i naturali livelli ormonali.

Nonostante esistano numerose terapie per curare la Ginecomastia maschile, la strada dell’operazione chirurgica è ancora quella più praticata per gli effetti immediati e la riuscita sicura del trattamento.

Nel caso in cui sia presente Ginecomastia maschile con un semplice eccesso di tessuto adiposo a livello delle mammelle, è sufficiente eseguire una liposuzione con anestesia locale; nel caso invece sia presente un eccesso di tessuto ghiandolare, si rende necessaria l’asportazione chirurgica della ghiandola mammaria in regime di anestesia totale.

Il costo per la liposuzione a livello pettorale si aggira intorno ai 2000 euro, la correzione della Ginecomastia maschile invece ha un prezzo medio di 3000 – 4000 euro.

In seguito all’intervento resterà presente un gonfiore sul petto, che diminuirà gradualmente dopo 3 – 4 giorni fino a scomparire completamente nel giro di 3 settimane. Per i 2-3 giorni successivi all’intervento di Ginecomastia maschile è raccomandato il totale riposo e sarà necessario mantenere sul petto una medicazione di tipo compressivo, la quale verrà poi sostituita dal chirurgo con una fascia elastica da utilizzare per le successive 2 settimane.